2016/02/11

1971/02/11: L'inizio della quarantena per i tre protagonisti del ritorno alla Luna su "Il Corriere della Sera"

Il giorno dopo il rientro sulla Terra e l'inizio della quarantena per Shepard; Roosa e Mitchell sulla prima e quinta pagina de "Il Corriere della Sera" di giovedì 11 febbraio 1971 (dalla collezione personale di Gianluca Atti).

ARRIVERANNO VENERDI' NOTTE

Attesi a Houston gli eroi lunari

Gli astronauti hanno telefonato ai familiari - Tutti e tre sono in perfetta salute - L'età delle rocce prelevate nella fossa di Fra Mauro non dovrebbero essere inferiori ai 4 miliardi di anni

(DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE) Houston, 10 febbraio. "E' proprio facile sorridere ora", ha detto ieri sera, raggiante, la signora Louise Mitchell, mentre con le lacrime agli occhi, in casa, circondata dai parenti e dagli amici, stava guardando alla televisione il suo Edgar di ritorno dalla Luna con Alan Shepard e Stuart Roosa entrare con passo deciso dentro il carrozzone della quarantena a bordo della portaerei New Orleans, ormai al sicuro sul nostro pianeta. Erano con lei anche gli astronauti Fred Haise e il secondo "pedone lunare" della storia Edwin Aldrin con le rispettive mogli, tutti fieri, tutti entusiasti. "E' stato il più bel ritorno dallo spazio che abbia mai visto fino ad ora", ha aggiunto la signora Louise.

Non diverse le espressioni che sono state colte in casa Roosa e in casa Shepard. La moglie di quest'ultimo ha voluto sottolineare la tenacia, la determinazione e gli sforzi di Alan per mantenersi in forma e per smentire in pieno quelli che ritenevano 47 anni una età troppo avanzata per andare sulla Luna. Gli astronauti hanno telefonato alle famiglie scambiando con le mogli mille affettuosità; Roosa fra l'altro ha chiesto alla sua Joan di fargli trovare pronto, per quando arriverà a casa, uno dei suoi sandwich preferiti a base di salsiccia e cipolla ed ha anche chiesto di tenergli in frigo una buona birra.
Da questi discorsi si capisce che gli eroi della Luna, dopo tante avventure, sono tornati normali esseri terrestri con i loro desideri grandi e piccoli, compresi quelli suscitati dal ricordo di una birra e di una salsiccia. I tre uomini dell'Apollo 14 sono risultati in perfetta salute e hanno tenuto a precisare ai medici - come già avevano fatto nel corso del loro viaggio - che non hanno avuto bisogno nemmeno di una pillola delle tante che avevano a disposizione. La portaerei New Orleans, con il suo prezioso carico, sta ora viaggiando velocemente verso le Isole Samoa. Vi arriverà domani in giornata. Un elicottero preleverà il carrozzone della quarantena con dentro gli astronauti e lo depositerà a terra. Da qui il viaggio proseguirà in aereo fino a Houston dove Shepard e suoi compagni sono attesi per le 0:30 di venerdì notte (ora del Texas).
Intanto, sempre qui a Houston, stamani è stata mostrata ai giornalisti, in uno dei simulatori lunari, come si svolgerà la prossima missione dell'Apollo 15 che verrà realizzata nel luglio prossimo. Gli astronauti David Scott, James Irwin, che scenderanno sulla Luna nella zona compresa fra la cosiddetta catena degli Appennini e l'Hadley Rille, mentre il loro compagno di avventura Alfred M. Worden rimarrà in orbita ad attenderli, ci hanno fatto vedere come manovreranno la loro straordinaria Jeep lunare.
Questa macchina è un curioso veicolo a quattro ruote azionato elettricamente. Ha due posti. Le sue ruote non sono di gomma, ma di una speciale rete metallica che offre un sufficiente attrito per muoversi senza scivolare e, nello stesso tempo, molleggia come i pneumatici. La velocità del veicolo può raggiungere i 15 chilometri all'ora con una autonomia di una ottantina di chilometri. L'Apollo 15 porterà a compimento una serie di esperimenti senza precedenti. Intanto vi saranno tre attività extra-veicolari sulla Luna anziché due, come è avvenuto finora; l'intera missione durerà da 12 a 15 giorni, mentre dall'orbita lunare Alfred Worden farà partire dal suo veicolo un satellite automatico che girerà intorno alla Luna per oltre un anno, per compiere una serie impressionante di esperimenti.
A proposito dei programmi futuri, la notte scorsa, poco dopo lo splash-down dell'Apollo 14, il direttore ad interim della NASA dottor Law, dopo aver rilevato che Shepard, Mitchell e Roosa hanno portato a compimento un lavoro senza precedenti che nessuna macchina, per quanto perfezionata, sarebbe in grado di svolgere, ha detto che entro il 1972 il programma Apollo dovrà essere compiuto.
L'ultimo volo previsto, con a disposizione il relativo budget, sarà quello dell'Apollo 17. Poi, per almeno dieci anni, nessun astronauta americano metterà più piede sulla Luna. Quando la NASA deciderà di tornarvi, dovrà farlo con mezzi più ampi. Si tratterà - come già alcuni hanno progettato - di costruire sul Satellite della Terra qualche osservatorio semipermanente. Ma per ora queste anticipazioni non sono state fatte né dal dottor Law né da altri dirigenti della NASA nei loro discorsi ufficiali. Dopo il programma Apollo si passerà alla fase realizzativa degli Skylab: i laboratori del cielo, preludio alle stazioni orbitanti in permanenza intorno alla Terra, dentro le quali lavoreranno gruppi numerosi di scienziati e di tecnici. Contemporaneamente dovranno entrare in funzione le "Space Shuttles", le navette dello spazio, che faranno la spola dalla Terra al cosmo attraversando l'atmosfera come aerei, comportandosi nello spazio come razzi e tornando sul nostro pianeta ad atterrare su pista al pari degli attuali aviogetti di linea.
Intanto qui a Houston gli scienziati hanno già tutto pronto per le prime analisi delle rocce di Fra Mauro che stanno arrivando. Dalle descrizioni fornite da Shepard e dai suoi compagni si pensa proprio che essi siano riusciti a portare a casa le pietre provenienti dagli strati più profondi del globo lunare la cui età dovrebbe essere non inferiore ai 4 miliardi di anni.     (Giancarlo Masini)

 

Un simpatico articolo a pagina 3 de "Il Corriere della Sera" su Alan Shepard, un "nonnetto" di 47 anni che nonostante l'età "avanzata" è riuscito ad andare sulla Luna (dalla collezione personale di Gianluca Atti).