2016/02/19

1971/02/19: Shepard e Mitchell esaminano le rocce lunari

Nel Lunar Receiving Laboratory presso il Johnson Space Center, in Texas, Ed Mitchell (al centro) e Alan Shepard (a destra), ancora in quarantena, esaminano alcuni grandi campioni di roccia lunare, una piccola parte del loro bottino di circa 42 chilogrammi e 227 campioni complessivi raccolto pochi giorni prima nella zona di Fra Mauro, e li mostrano ai giornalisti che stanno dall’altra parte del vetro attraverso il quale sono scattate queste due foto.

La roccia più grande, davanti a Shepard, è Big Bertha, un campione molto particolare: pesa circa 8,9 kg ed è il terzo più grande mai raccolto nel corso di tutto il programma Apollo. Nel 2019 si scoprirà che un frammento incorporato all’interno di Big Bertha ha molte caratteristiche, come la presenza di granito e quarzo, che suggeriscono che si tratti di un meteorite terrestre. Avendo un’età di circa quattro miliardi di anni, questo ne fa la roccia terrestre più antica mai trovata.

Può sorprendere che i campioni siano esposti all’aria e quindi inevitabilmente contaminati dalla presenza dei due astronauti e delle altre persone accanto a loro, ma non tutte le rocce riportate sulla Terra vengono custodite in condizioni di perfetto isolamento, soprattutto se non è stato possibile garantire questo isolamento durante il viaggio dalla Luna. Queste rocce, comprese Big Bertha, sono classificate infatti nel Lunar Sample Catalog della missione come Bulk Sample (campione alla rinfusa).


Fonti: Apollo 50th; Apollo 14 Lunar Sample Information Catalog JSC-14240; Apollo 50th.