2016/02/05

1971/02/05: L'arrivo del modulo lunare "Antares" sulla Luna nella edizione pomeridiana di "Stampa Sera"

Sono trascorse solo poche ore dall'arrivo di Alan Shepard e Edgar Mitchell nei pressi della zona collinosa di Fra Mauro. Mentre i due astronauti si stanno preparando, a 384.000 chilometri di distanza dalla Terra, alla loro prima escursione sul suolo lunare, il quotidiano con uscita pomeridiana "Stampa Sera" descrive i momenti di emozione e di tensione che hanno preceduto il successo dell'allunaggio.


La prima e la seconda pagina del quotidiano "Stampa Sera" uscito il pomeriggio del 5 febbraio 1971 (dalla collezione personale di Gianluca Atti).


LUNA SIAMO QUI! 

Ore 10,18:arrivati

Shepard: "Fantastico!"

Nostro servizio Houston, venerdì sera. Ore 10,18: il "Lem-Antares" di Shepard e Mitchell si è posato sulla Luna, nella zona di Fra Mauro. "Okay, ce l'abbiamo fatta - ha urlato Mitchell, e il comandante Shepard ha aggiunto: "E' fantastico!". E' un'altra storica giornata per l'umanità, la terza spedizione umana ha raggiunto la Luna dopo la "conquista" di Armstrong e Aldrin il 20 luglio '69 e il secondo sbarco di Conrad e Bean il 19 novembre.

L'emozione al Centro spaziale di Houston e in tutti gli Stati Uniti è enorme. Il fallimento della terza impresa lunare, quella di "Apollo 13", nell'aprile dell'anno passato, ha fatto convergere su questa missione l'attenzione di tutto il mondo, creando un clima di suspense e anche di polemiche. Oggi tutte le incertezze, tutti i dubbi sono scomparsi di fronte a questo nuovo successo.

Le ultime fasi della spedizione sono state emozionatissime. A un'ora e mezzo dal "tuffo" decisivo verso l'altopiano di Fra Mauro una spia luminosa nell'elaboratore del "Lem" ha rischiato di far annullare all'ultimo momento l'allunaggio creando momenti di tensione a bordo del modulo-lunare e al Centro spaziale di Houston.

Dopo febbrili consultazioni con gli scienziati dell'Istituto di Tecnologia del Massachusetts, i tecnici hanno accertato che l'interruttore che avrebbe rilanciato automaticamente in orbita lunare il "Lem" non era nella posizione di funzionamento. Il falso segnale di allarme si è manifestato per tre volte ed è scomparso dopo che gli astronauti hanno dato un colpetto all'interruttore. Shepard e Mitchell hanno ricevuto istruzioni di mutare la programmazione dell'elaboratore elettronico subito dopo l'accensione del motore di discesa sulla Luna per evitare che scattasse automaticamente il sistema di annullamento della missione e di risalita d'emergenza. I controllori autorizzavano successivamente la discesa sul suolo lunare.

La giornata decisiva per la positiva riuscita della missione è iniziata per l'equipaggio di "Apollo 14" alle 0,39 (ora italiana) quando Shepard, Roosa e Mitchell si sono risvegliati e hanno iniziato le complesse operazioni di controllo e di verifica degli strumenti di bordo.

I due astronauti destinati alla discesa sulla Luna, il comandante della spedizione Shepard e il pilota del modulo lunare Mitchell, sono entrati nel "Lem-Antares" alle 3,13 di questa mattina, lasciando Roosa alla guida del modulo di comando. Prima che i due prendessero posto sulla navicella, il Centro di Houston ha ordinato un nuovo controllo della batteria n.5 dell' "Antares" (quella nella quale si è registrata una perdita di voltaggio) informando Shepard e Mitchell che l'atterraggio sulla Luna sarebbe stato annullato se si fosse riscontrata nella batteria una diminuzione di tensione di 1,8 volt. Come è noto il "Lem" può decollare dalla Luna anche solo con una batteria ma gli scienziati richiedono che tutte le batterie a bordo siano perfettamente funzionanti.

La verifica è stata soddisfacente, Mitchell ha riferito che la tensione della batteria "sospetta" è rimasta inalterata rispetto al precedente controllo. Dalla base di Houston i tecnici hanno risposto che per quanto li riguarda le batterie sono in buono stato di funzionamento. Cadeva l'ultimo motivo di incertezza.

La separazione fra i due moduli è avvenuta alle 5,51: Shepard e Mitchell hanno provocato lo sganciamento dei chiavistelli che univano il "Lem" alla cabina-madre mentre Roosa azionava i piccoli razzi direzionali facendo indietreggiare il modulo di comando ad una velocità di trenta centimetri al secondo. La manovra di distacco è avvenuta perfettamente, durante la dodicesima orbita lunare.

Roosa ha iniziato così la sua solitaria permanenza spaziale attorno alla Luna che durerà quaranta ore fino al momento del ritorno del "Lem". "Siete magnifici la fuori!", ha detto Roosa ai due compagni a bordo del modulo lunare che si stava separando dalla cabina madre. La riuscita della manovra ha provocato un fragoroso "evviva" nella grande sala del Centro di controllo di Houston.

Qualche minuto dopo le 7, Roosa ha azionato i razzi di direzione ed è uscito dall'orbita ellittica in cui si trovava allontanandosi sempre più da "Antares". La manovra è avvenuta mentre il modulo-comando si trovava dietro la faccia nascosta della Luna e la conferma che tutto era andato bene si è avuta a terra soltanto dopo una mezz'ora. La navicella si è inserita in un'orbita di parcheggio quasi circolare in cui attenderà il ritorno del "Lem". La nuova ellittica del modulo-comando ha un'apogeo di 117 chilometri e un perigeo di 113.

Mentre Roosa si allontanava sempre più, il modulo lunare di Shepard e Mitchell ha dovuto compiere due orbite prima di iniziare la discesa. A bordo, il comandante Shepard ha comunicato eccitatissimo di aver scorto il punto esatto di Fra Mauro prescelto per l'atterraggio. "Ho localizzato un gruppetto di crateri. Sono loro, sono proprio dove dovevano essere, li ho trovati. Evviva, sono proprio sotto di noi!".

Il "Lem" è uscito dall'orbita lunare alle 10,05 (ora italiana) mentre si trovava a 17 chilometri dal suolo. Poco dopo l'accensione del motore, Mitchell ha comunicato: "Ok, stiamo venendo giù, è una magnifica discesa!". La navicella viaggiava in quel momento a circa seimila chilometri orari, l'accensione del motore di discesa ha frenato gradatamente la velocità di caduta.

A causa delle difficoltà registrate nell'elaboratore elettronico, Shepard ha assunto manualmente la guida del "Lem", mentre Mitchell al suo fianco controllava i dati relativi alla quota e alla velocità.

Le ultime parole di Mitchell prima di toccare il suolo lunare sono: "C'è un mucchio di polvere, è straordinario, scendiamo bene, siamo a dieci piedi - poi, dopo qualche attimo, alle 10,18 - contatto, ci siamo!". Il "Lem" ha toccato la Luna dapprima con le sonde che sporgono sulla faccia inferiore del carrello di atterraggio. A questo punto si è spento il motore. La navicella si è posata nel punto previsto su un declivio con una pendenza di circa otto gradi. La fase di discesa è stata un po' più lunga del previsto, il "Lem" è arrivato a Fra Mauro con un minuto e dodici secondi di ritardo.

Gli astronauti sono stati autorizzati da Houston a rimanere sulla luna dopo aver comunicato al Centro i dati rilevati dagli strumenti di bordo. Se ci fosse stato qualcosa di anormale, "Antares" sarebbe stato fatto ripartire immediatamente.

Mitchell e Shepard durante la loro permanenza sulla Luna, che si protrarrà per 33 ore e mezza, effettueranno due "passeggiate" di quattro-cinque ore l'una. La prima che avrà luogo oggi pomeriggio, alle 14,50 (ora italiana) quando Shepard scenderà dalla scaletta e poserà il suo piede sulla Luna. Sarà il quinto nella storia dell'umanità a camminare sul nostro satellite, dopo Armstrong, Aldrin, Conrad e Bean.

Dopo qualche minuto il comandante di "Apollo 14" sarà raggiunto da Mitchell che lo aiuterà nella raccolta di campioni lunari e nell'effettuazione degli esperimenti stabiliti. L'altra è in programma domani alle 11, 40.     (r.s.) 

 

Ai tecnici di Houston

Shepard: "Avete salvato la missione"

Houston, venerdì sera. L'inconveniente al calcolatore del modulo lunare, verificatosi prima dell'inizio della manovra di discesa, ha fatto vivere momenti di grande trepidazione ai dirigenti del programma spaziale e ha impegnato a fondo gli astronauti. Se l'emissione di falsi segnali fosse avvenuta durante la discesa, il calcolatore del modulo avrebbe automaticamente ordinato l'accensione del motore, per allontanare "Antares" dalla Luna.

Jerry Griffin, del centro di controllo, ha detto a una conferenza stampa tenuta dopo l'atterraggio: "Non era facile portare il Lem sulla superficie lunare a causa di questo inconveniente. Abbiamo trovato una soluzione davvero sbalorditiva. Gli esperti dell'Istituto di tecnologia del Massachusetts si sono rimboccati le maniche e in quattro ore hanno compiuto un'impresa fantastica, permettendoci di risolvere un problema molto grave". Griffin ha detto che la soluzione è stata trovata quando mancavano appena dieci minuti all'inizio della manovra di discesa.

"Avete fatto un gran lavoro per il problema del calcolatore", ha detto Mitchell al centro di controllo dopo l'atterraggio. "Questo ha davvero salvato la missione", ha aggiunto Shepard. (Associated Press)