2016/02/03

1971/02/03: Dagli oblò dell'Apollo la Terra è sempre più lontana; si entra nella zona d'influenza lunare

Sono trascorse cinquanta ore e 53 minuti da quando Alan Shepard, Edgar Mitchell e Stuart Roosa hanno dato l'arrivederci al pianeta che li ha visti nascere, crescere e diventare viaggiatori del cosmo. Apollo 14 si trova a circa 298.000 chilometri dalla Terra. Dopo essersi svegliati e aver consumato la colazione, i tre astronauti sono pronti ad affrontare la loro terza giornata nello spazio, dedicata principalmente alla prima ispezione del Modulo Lunare "Antares".

Alle 09:53 italiane, le 02:53 di Houston, ha inizio la pressurizzazione del Lem. Alle 10:08, sempre ora italiana, viene accesa la telecamera a colori a bordo dell'Apollo: è la seconda trasmissione televisiva trasmessa in diretta dall'astronave. Dopo aver inquadrato l'interno della cabina e la Luna che si presenta illuminata al primo quarto, Shepard e Mitchell, una volta aver aperto il portello che separa le due astronavi, entrano all'interno del modulo Lunare "Antares": è importante analizzare lo stato del veicolo che sarà per loro come una casa nei due giorni che trascorreranno sulla superficie lunare. "Lo scopo di questa prima escursione nel Lem", spiega il comandante Shepard ai telespettatori americani davanti ai teleschermi e ai tecnici della base di Houston, "è di controllare tutti gli strumenti di bordo e fare un po' di pulizia, in modo che quando entreremo su "Antares" prima della discesa, ci saranno meno cose da fare".

Alle 10:45 italiane il collegamento televisivo termina. Shepard e Mitchell restano comunque all'interno del Lem per un'altra ora e mezza, poi alle 12:23 rientrano a bordo di "Kitty Hawk".

Quando in Italia le lancette dell'orologio segnano le 16:42, e l'equipaggio ha da poco iniziato il previsto periodo di riposo, il Centro di controllo di Houston comunica che: "Apollo 14 è entrato nella zona d'influenza della sfera lunare a 66 ore, 49 minuti e quattro secondi dal momento del lancio. I nostri display ora qui, al Mission control, non segnalano più la lontananza dalla Terra, ma la distanza che ci separa ora dalla Luna. Apollo 14 è ora a 61.490 chilometri di distanza dalla Luna e viaggia alla velocità di 1.008 metri al secondo. Prosegue la modalità di controllo termico passivo. Il complesso spaziale ruota su se stesso alla velocità di tre rivoluzioni ogni ora: una rivoluzione ogni venti minuti. Continuiamo a monitorare anche il percorso del terzo stadio del Saturn, S-IVB, che impatterà sulla Luna con un ritardo di quaranta minuti rispetto ai piano di volo nelle prime ore di domani ora di Houston". Tutto sta andando per il meglio, dunque, da quando Shepard, Mitchell e Roosa hanno superato i problemi iniziati dopo il distacco dall'orbita terrestre con il mancato aggancio per ben cinque volte tra "Kitty Hawk" e "Antares". Le condizioni dei tre astronauti sono ottime come segnalano i dati biomedici che giungono a terra tramite i biosensori appiccicati al corpo dei tre uomini della NASA.

Ma come in ogni missione spaziale, ed in particolare quelle lunari, l'imprevisto è sempre dietro l'angolo. Poco dopo le otto della sera ora italiana, mentre Shepard e compagni stanno riposando, un improvviso allarme mette di nuovo in tensione i tecnici del Centro di controllo: una delle batterie del Modulo Lunare, la numero 5, presenta una perdita nel voltaggio.

A Houston, su richiesta del direttore del volo, si decide di non svegliare l'equipaggio. Solamente al termine del loro turno di riposo verrà chiesto a Shepard e a Mitchell di ritornare all'interno di "Antares" per controllare l'efficienza della batteria, indispensabile per il ritorno in orbita lunare al termine delle due esplorazioni nella zona di Fra Mauro.



Il "treno spaziale", composto dal Modulo Lunare e dal Modulo di Comando e Servizio, in viaggio verso la Luna (credit: NASA).