2016/02/01

1971/02/01: Il lancio di Apollo 14 su “Il Gazzettino”


La prima pagina de "Il Gazzettino" di lunedì 1 febbraio 1971 (dalla collezione personale di Gianluca Atti).


Apollo 14 ha spiccato il volo in ritardo
Verso la Luna

L'avvicinarsi di una nuvola temporalesca a Capo Kennedy e il pericolo che un fulmine colpisse l'astronave hanno bloccato il conto alla rovescia 8 minuti e 2 secondi prima della partenza - Il lancio è stato compiuto con 40 minuti di ritardo ed è stato perfetto, come il distacco dei vari stadi del Saturno 5 e l'ingresso in orbita - Mezzo milione di spettatori al poligono spaziale

Nostro servizio. Capo Kennedy, 31 gennaio. La terza missione lunare umana è cominciata in un pomeriggio piovoso, con 40 minuti di ritardo. L'Apollo 14, con a bordo gli astronauti Shepard, Mitchell e Roosa, ha spiccato il balzo verso il cielo sotto scrosci di pioggia. "Missione bagnata, missione fortunata", è stato l'augurio espresso da un giornalista.
L'avvicinarsi di una nube temporalesca e il pericolo dei fulmini aveva fatto sospendere il conto alla rovescia 8 minuti e 2 secondi prima del lancio. La sospensione si è detto è durata una quarantina di minuti mentre aerei esploravano l'ammasso nuvoloso. Si voleva essere sicuri che non vi fosse pericolo di fulmini, per almeno un raggio di otto chilometri intorno alla rampa.
L'Apollo 12, infatti, fu colpito da un fulmine, subito dopo la partenza e s'interruppero brevemente le comunicazioni fra gli astronauti e la Terra. Da allora viene adottata ogni precauzione per evitare incidenti dovuti a scariche atmosferiche.
In base alle informazioni ricevute, i funzionari della Nasa hanno poi affrontato il rischio calcolato di riprendere il conteggio, e di lanciare Apollo 14 attraverso un "buco" di sereno apertosi nel frattempo nel cielo nuvoloso.
E' questo il primo lancio di uomini verso la Luna che subisce un ritardo. Tutti gli altri sono stati effettuati perfettamente in orario.
Shepard e Mitchell sperano di diventare il quinto e sesto uomo a lasciare le impronte sulla polverosa superficie lunare. Durante due escursioni a piedi, della durata complessiva di una decina di ore, installeranno apparecchiature scientifiche alimentate da una minuscola centrale elettronucleare e cercheranno sassi che potranno illuminare gli scienziati sulla nascita stessa della Luna.
A capo Kennedy, mezzo milioni di persone hanno affollato tutte le aree praticabili per osservare l'impressionante scena del lancio verso la Luna. Fra le personalità ospitate all'interno del poligono spaziale sono stati il vice-presidente degli Stati Uniti Spiro Agnew, i futuri sovrani di Spagna, Juan Carlos di Borbone e Sofia, personalità del Governo federale e degli Stati, notissimi artisti e uomini d'affari americani.
Il conto alla rovescia si era iniziato stamane alle 5 e 23 (11 e 23 italiane) e alle 6 è cominciato il pompaggio di tre milioni di litri di ossigeno liquido e di idrogeno entro i tre stadi del razzo, alto più di 110 metri.
Shepard, Mitchell e Roosa si erano svegliati stamane alle 9 (ora locale). I tre astronauti dell'Apollo 14 sono stati sottoposti a un breve esame medico per accertare ulteriormente le loro condizioni.
Dopo aver percorso quattordici chilometri in dieci minuti i tre astronauti, a bordo di un veicolo speciale, sono giunti all'aerea del lancio attorno alle 12,30 (18,30 italiane). Shepard è stato il primo a entrare nella capsula, seguito da Mitchell e da Roosa. Gunther, il direttore della rampa di lancio ha porto scherzosamente un bastone a Shepard.
Alle 19 e 1 il portello della cabina è stato chiuso e gli astronauti hanno iniziato il controllo delle comunicazioni con l'esterno. I tre astronauti respiravano, in questa fase ossigeno puro. Al momento del lancio, l'ossigeno puro è stato sostituito da una miscela col 40 per cento di azoto e il 40 per cento di ossigeno.
Cinque minuti prima del lancio, dopo che era stato ripreso il conto alla rovescia, tutte le passerelle di accesso sono state ritirate. I motori a razzo sono stati accesi alle 22 e 3 e il razzo si è alzato in maniera costante e perfetta dalla piattaforma.
Le prime fasi del lancio sono avvenute con regolarità cronometrica. Alle 22 e 7 (ora italiana) il massiccio primo stadio del razzo vettore ha esaurito la riserva di carburante e si è staccato. Il secondo stadio si è acceso ed è rimasto in funzione per 6 minuti e 30 secondi sviluppando una potenza di spinta di mezzo milione di chilogrammi. La velocità ha raggiunto i 24.967 km all'ora a nove minuti dal lancio.
Il secondo stadio ha esaurito la sua riserva di carburante alle 22 e 12 e un secondo dopo si è acceso il terzo stadio che è restato acceso per 2 minuti e 22 secondi. Alle 22 e 15 Apollo 14 è entrato in orbita terrestre, 12 minuti dopo il lancio, come previsto dal piano di volo. L'astronave era allora a circa 190 km di altezza.
Dopo aver compiuto un po' più di una rivoluzione intorno alla Terra, Apollo 14 ha riacceso il terzo stadio ed è entrato nella traiettoria che lo porterà intorno alla Luna. (H.B.)


ULTIMA ORA

Colpo di scena: il modulo lunare non si aggancia

Houston, 1 mattina. All'1,06 l'Apollo 14 ha cominciato la manovra detta di "trasposizione". Il modulo di comando si distacca, fa un giro di centottanta gradi su se stesso, e torna ad unirsi al modulo lunare per il "muso", ricostituendo così il complesso lunare.
Tuttavia i tre astronauti hanno riferito a terra di incontrare difficoltà nell'attraccare il modulo di comando "Kitty Hawk" al modulo lunare "Antares".
Per due volte gli astronauti non sono riusciti a compiere la manovra di attracco del modulo di servizio, dopo che quest'ultimo aveva compiuto su se stesso un giro di centottanta gradi, al modulo lunare. In quel momento il complesso era a ottomila chilometri nello spazio.
Stuart Roosa ha comunicato a terra che il primo tentativo di attracco non è riuscito. Da Houston hanno allora fatto sapere di spostarsi indietro e di tentare nuovamente, ma anche questo secondo tentativo è fallito. Coloro che a Terra seguono la manovra attraverso la televisione a colori, hanno visto i veicoli vibrare mentre sono venuti a contatto l'uno con l'altro. Stuart Roosa ha fatto sapere, la seconda volta, di avere effettuato una manovra del tutto corretta, ma che i due veicoli non si sono agganciati.
Un funzionario della Nasa ha fatto sapere che solo un limitato di tempo può essere impiegato nel ripetere la manovra di attracco.Se "Kitty Hawk" non si unisce ad "Antares", l'intera missione non può essere portata a termine e il modulo di comando, come avvenne per l'Apollo 13 potrebbe dover girare intorno alla Luna e tornare quindi a terra.
Infatti l'Apollo 14 è ora in una traiettoria detta di "libero ritorno", il che significa che nessun'altra manovra viene effettuata, la nave spaziale girerà intorno alla Luna a circa 3650 chilometri di altezza e tornerà sulla terra.
Anche un terzo tentativo di aggancio non è riuscito. Alle 1,30 (ora italiana) l'equipaggio dell'Apollo non era ancora riuscito ad agganciare "Kitty Hawk" ad "Antares", cioè ad attraccare il modulo di comando nell'apposito alloggiamento del modulo lunare.
Quale prima supposizione per la mancata riuscita di questa manovra, si avanza la ipotesi che siano rimasti danneggiati i sistemi e ganci di attracco durante le manovre preliminari compiute in vista dell'aggancio. L'astronauta Mitchell ha riferito a terra di aver notato alcune graffiature e rigature che potrebbero essere state causate dai sistemi di aggancio, che non funzionano adeguatamente.
In precedenza, l'Apollo 14, dopo l'accensione dei motori del terzo stadio per lasciare l'orbita terrestre di parcheggio e cominciare il volo verso la Luna, si era separato da questo terzo stadio del razzo vettore "Saturno V". Il veicolo lunare procedeva ad una velocità di 36.750 chilometri all'ora.
I tecnici del Centro spaziale di Houston avevano deciso di effettuare la manovra di immissione sulla traiettoria Terra-Luna con due minuti di anticipo rispetto al piano di volo iniziale.

Trascrizione a cura di Gianluca Atti.